L’onicogrifosi – conosciuta anche come “unghia ad artiglio” – è l’alterazione nella crescita della lamina ungueale, o meglio un’ipertrofia ungueale che si manifesta con un evidente deformazione della lamina.
Questa condizione è solitamente acquisita, ma può essere anche congenita.
Cause
Le cause più comuni dell’insorgenza di questo fenomeno sono riconducibili alla meccanica del piede (come le dita a martello o a griffe e l’iperestensione dell’alluce), all’invecchiamento, a microtraumi ripetuti provocati ad esempio da calzature troppo strette, a lesioni in seguito a urti violenti sull’unghia oppure può associarsi a malattie sistemiche circolatorie, che inibiscono il supporto necessario di nutrienti a livello periferico.
Sintomi
Oltre al disturbo prettamente estetico (l’unghia si presenta discromica, cioè di un colore diverso, spessa e deforme), questa patologia è anche molto dolorosa perché aumenta sensibilmente il fastidio, causando anche difficoltà motorie più o meno invalidanti, come la zoppia. Inoltre, le unghie inspessite (grifotiche) sono più soggette a infezioni micotiche.
Non esistono terapie farmacologiche in grado di contrastare totalmente l’onicogrifosi, ma il trattamento podologico è assolutamente indolore e di immediato sollievo: attraverso strumentazione di ultima generazione si va a ridurre lo spessore e modellare l’unghia, riportandola quindi a uno stato più fisiologico possibile, per aumentare il benessere del paziente, eliminare il fastidio e ridurre il rischio che si sviluppino patologie secondarie come lesioni cutanee e onicomicosi. A volte si può anche risalire alla causa scatenante ed eliminarla permettendo così all’unghia, nel tempo, di ripristinare la sua normale crescita. È sconsigliabile eseguire da soli il taglio di unghie colpite da onicogrifosi o qualsiasi distrofia: oltre a risultare molto difficile e doloroso spesso genera abbondante sanguinamento, perché nella sua crescita, l’unghia alterata “porta” con sé il letto ungueale, ricco di capillari.
Si può prevenire l’onicogrifosi?
Se non è associata ad altre malattie locali o sistemiche, il podologo può intervenire attraverso ortesi in silicone od ortesi plantari su misura.